venerdì 28 marzo 2014

Šči e kaša? La cucina russa




Fin dai tempi remoti alcuni piatti russi sono l'oggetto di orgoglio per il suo popolo come lo sono l'opera di Musorgskij "Khovanščina o La congiura dei principi Chovanskij" e il romanzo di Tolstoj "Guerra e pace".

D'inverno, nonostante il riscaldamento globale, il nostro corpo richiede del cibo caldo e nutriente. In questi casi in aiuto ci vengono i piatti tradizionali della cucina russa.

La Russia non fa ancora parte di quei paesi dove la gastronomia è inserita nel contesto socio-culturale e considerata parte del patrimonio nazionale e delle belle arti. Malgrado ciò, secondo Pjotr Vajl, il famoso cantore della cucina, i russi dovrebbero essere fieri dell'ukha allo stesso modo come lo sono della "Khovanščina" e della "Guerra e pace"!

Il panorama gastronomico russo generalmente è monocromatico, cioè non è caratterizzato dalla presenza degli elementi esotici come le spezie fiammeggianti o i frutti sbalorditivi o  i procedimenti di preparazione sofisticati. Šči e kaša sono il nostro cibo! La cucina russa, semplice, nutriente e grassa, non ha regalato al mondo delle specialità indiscutibilmente eccezionali e originali. Anche i leggendari pelmeni, quali spesso nei menu sono presentati come "ravioli russi", non sono altro che una variazione sul tema della ricetta cinese.

La cucina russa è un fantasioso mix delle cucine nazionali dei popoli che formano la Federazione Russa. Tra questi tradizioni gastronomiche l'ukha, unica al mondo zuppa di pesce limpida, è considerata una geniale invezione russa. Un capolavoro assoluto!

La cucina russa si distingue per un repertorio ricco di antipasti caldi e freddi, in primo luogo, a base di pesce e di carne, e di zuppe che vengono principalmente serviti come "primi" piatti. La tradizione degli antipasti (zakuski) fu importata dalla Scandinavia da Rurik, il primo principe vichingo di Kiev, e in seguito fu introdotta in Francia dai russi. Gli antipasti rappresentano un perfetto abbinamento alla vodka. Tuttavia, l'esclusivo accompagnamento alla celebre bevanda russa sono sempre stati gli ortaggi, i funghi e le bacche sotto il sale o in salamoia. Fragranti, succosi, dal gusto deciso che smorza il sapore amaro della vodka sono ideali come stuzzichini da mangiarci sopra un buon sorso di bevanda ardente.

Gli stranieri spesso considerano la cucina russa strana e incomprensibile, proprio come l'alfabeto cirillico e la misteriosa anima russa. La maggior parte dei piatti appaiono monotoni, alcuni però riservano delle piacevoli sorprese. In ogni caso, il più grande ostacolo per cui la vera cucina russa non ha potuto conquistare il mondo è rappresentato dall'ingrediente principale di un piatto russo - il tempo. Uno šči ricco, ad esempio, richiede due giorni di preparazione con una cottura in tre brodi diversi, la kaša, invece, deve essere avvolta in una coperta pesante, possibilmente foderata di pelliccia, e lasciata così fino all'ora di cena.

Oggi, con le nuove tecnologie e la globalizzazione, i tempi di preparazione dei piatti tradizionali si sono accelerati. Tuttavia, per la preparazione dei più grandi successi della cucina russa quali: il kurnik (una torta di pollo, riso, uova, funghi e verdure in salsa), la buženina (carne suina speziata e cotta al forno), l'oca con le mele natalizia, i bliny (una specie di crêpes) o il kulič pasqualino (una specie di panettone di Pasqua), proprio come in passato, ci vuole del tempo e la pazienza.

(La traduzione e l'adattamento
dell'articolo di Vasiukhin Vlad 
sul sito www.domashniy.ru)
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